Tour de France 2023, la Alpecin-Deceuninck si è preparata al meglio: “Abbiamo un gruppo per Mathieu e uno per Philipsen”

Tutto pronto in casa Alpecin – Deceuninck per il Tour de France 2023. Dopo aver annunciato i nomi degli otto corridori che prenderanno parte alla Grande Boucle, infatti, la squadra belga è pronto per volare in Spagna, da dove la corsa partirà sabato 1 luglio sulle strade di Bilbao. L’obiettivo dichiarato è quello di ripetere i successi degli anni passati: vittoria di tappa e sei giorni in Maglia Gialla per Mathieu van der Poel nel 2021 e due frazioni per Jasper Philipsen l’anno scorso. A dare la giusta carica ai corridori ci ha pensato il direttore sportivo Christoph Roodhooft tramite le colonne di Nieuwsblad.

In particolare il belga si è concentrato sulla scelta degli otto da portare in Francia: “Penso sia stata una selezione logica, eccetto che per un punto particolare. Non importa quale sia stata la questione spinosa. Non credo sia giusto parlare di questo. È stato dovuto alla nostra volontà di portare la squadra più forte possibile. C’è un gruppo attorno a Mathieu e un gruppo attorno a Jasper con Dillier che sta un po’ in mezzo”.

In casa Alpecin sembrano aver gradito molto anche il disegno subito impegnativo delle prime tappe: “Credo che per un buon Mathieu van der Poel sia assolutamente fattibile. Non è neanche un male che le prime tappe difficili per le squadre che vogliono fare classifica arrivino così presto: sarà una corsa leggermente diversa. Le prime tappe – due arrivi difficili nei Paesi Baschi e poi due volate – sono molto interessanti per noi. Mathieu ha ambizioni di Maglia Verde? Sono maggiori quelle di Jasper“.

Chiaramente comunque l’uomo più atteso rimane il neerlandese che l’anno scorso abbandonò la corsa dopo dieci giorni, senza essere mai riuscito ad incidere: “Non credo sia al via con spirto di vendetta. L’anno scorso non stava bene, quest’anno la condizione invece è buona. Lo scorso Tour non è stato divertente, ma questo non gli succerà una seconda volta. Ancora in questi giorni non è troppo preso. È solo tranquillo che abbiamo fatto il nostro lavoro”.

C’è molta fiducia anche nei confronti di Philipsen: “Non so a che punto sia oggi, ma sono convinto che le difficoltà di un Tour sono così alte che si rifletteranno anche sulle volate seguenti. Ci siamo allenati molto in salite e questo potrebbe essere un vantaggio per le tappe che seguono quelle di montagna“.

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